La partita iva uno strumento che permette a chi esercita la libera professione, a chi svolge un lavoro autonomo o a chi ha avviato un’azienda, di operare sul territorio italiano, dichiarando legalmente gli incassi. Il regime fiscale di un’attività è l’insieme di tutte le regole e procedure da seguire per definire il reddito, scaricare le spese, calcolare i vari tributi e corrispondere quanto dovuto all’erario. Si può scegliere tra:

  • Ordinario

  • Semplificato

  • Forfettario

Chi può aderire al regime forfettario?

 

Il regime forfettario rappresenta il regime naturale delle persone fisiche che esercitano un’attività di impresa, arte o professione in forma individuale, purché siano in possesso dei requisiti stabiliti dalla legge e, contestualmente, non incorrano in una delle cause di esclusione. Al regime possono inoltre accedere i soggetti già in attività. Le cause di esclusione:

  • Ricavi della Partita Iva nell’anno precedente non devono aver superato la soglia (fino al 2022 era di 65.000 euro, dal 1° gennaio 2023 è di 85.000 euro)

  • Non essere residente in Italia

  • in relazione all’attività che esercitano devono applicare regimi speciali ai fini IVA o altri regimi forfetari di determinazione del reddito

  • Partecipazione a: società di persone, associazioni professionali o imprese familiari

  • Partecipazione ad una S.r.l. e ne hai il controllo diretto o indiretto(almeno il 50% delle quote) e fatturi per un’attività economica riconducibile a quella della S.r.l.

  • Spese per il personale superiori ai 20.000 euro

  • Reddito da lavoro dipendente o redditi assimilati (ad esempio reddito da pensione) nell’anno precedente superiore a 30.000 euro. Tuttavia, in questo caso si può adottare il Regime Forfettario a patto che il rapporto di lavoro dipendente sia terminato entro il 31 dicembre dell’anno precedente

  • L’attività prevalente (più del 50%) non deve esercitarsi nei confronti di datori di lavoro con i quali sono in corso rapporti di lavoro o erano intercorsi nei due anni precedenti

La Legge di Bilancio 2023 ha apportato alcune novità al Regime Forfettario che si conferma essere un regime fiscale agevolato. Dal 1° gennaio 2023 le soglie di ricavi da non superare nell’anno sono elevate per coloro che non incorrono alle cause di esclusioni elencate in precedenza:

  • da 65.000 euro a 85.000 euro di fatturato

Come si calcola il reddito imponibile?

 

Il reddito imponibile è l’importo su cui vengono calcolate le imposte e i contributi. Per ottenerlo sono necessari due elementi:

  • ricavi complessivi conseguiti nell’anno
  • il coefficiente di redditività

Cos’è il coefficiente di reddittività?

 

A differenza degli altri due regimi contabili, il forfettario non prevede la deduzione dei costi sostenuti per lo svolgimento della propria attività. Il coefficiente di redditività prevede una percentuale di spesa forfait in base al codice Ateco e all’attività svolta.

Come esposto in questa tabella.

Tassazione

Una volta ottenuto il reddito imponibile dell’impresa, le tasse vanno versate applicando un’imposta fissa pari al 15%.

Tuttavia, in caso di nuova attività l’aliquota sarà ridotta al 5% per i primi 5 anni.

Esempio:

Fatturato pari 10.000 euro * 67% = 6.700 euro reddito imponibile

Imposte da versare in caso di nuova attività: 6.700*5% = 335,00 euro

Imposte da versare in caso di aliquota fissa: 6.700*15% = 1.005,00 euro

Perché sceglierla?

  • Vantaggi:

  • Agevola ed incentiva nuove attività imprenditoriali o professionali
  • Esonero dall’obbligo di redazione del Bilancio d’esercizio
  • Esonero dalla redazione e conservazione di alcune scritture contabili come: libro giornale, libro inventari
  • Esonero delle registrazioni bancarie
  • Esonero dell’IVA in fattura
  • Esonero della ritenuto d’acconto
  • Esonero all’applicazione degli ISA
  • Non soggetto ad Irpef e addizionali comunali e regionali
  • Svantaggi:

Svantaggi reali e specifici non ce ne sono, in quanto offre molte agevolazioni rispetto alle altre tipologie di contabilità. Potrebbero essere considerati degli svantaggi:

  • Limite del fatturato a 85000 euro:

a) qualora il contribuente percepisca ricavi o compensi per un importo compreso fra € 85.001 e € 100.000 dovrà cessare l’applicazione del regime forfettario dall’anno successivo

b)qualora il contribuente percepisca ricavi o compensi per un importo superiore ad € 100.000 dovrà cessare l’applicazione del regime forfettario dall’anno stesso di superamento

  • Le cause di esclusione

Se desiderate avere maggiori informazioni in merito, contattateci compilando il form o chiamando i numeri che trovate qui. Vi ricordo che lo studio è sempre disponibile ad una consulenza gratuita di 30 minuti.

Autore:

Dott. Jacopo Rolli

Esperto Contabile presso Studio Rolli.

Esperto nella gestione del regime forfettario e del fisco per i professionisti del web.

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