Essere infermieri oggi richiede grande passione e impegno. In questo articolo scopriremo quali sono le procedure burocratiche obbligatorie per aprire partiva iva: le strutture, sia cliniche che private, sono sempre più alla ricerca di professionisti da inserire all’interno della propria equipe, ma prediligono affidarsi a chi svolge questa attività in qualità di libero professionista.
A partire dal 2020, per diventare infermiere è necessario conseguire la laurea triennale in Scienze Infermieristiche, che comprende un lungo periodo di tirocinio. Il coronamento degli studi avviene, così come per le professioni analoghe, attraverso il superamento dell’Esame di Stato, con iscrizione al relativo Albo, necessario per esercitare.
A questo punto, il soggetto può decidere di cercare occupazione presso il settore pubblico, privato o lavorare come libero professionista.
Se si opta per quest’ultima opzione, è necessario sapere che ci saranno alcuni costi da sostenere: Tasse, Contributi ENPAPI, commercialista.
Una volta consapevoli di ciò, gli step per proseguire sono:
Gli infermieri devono anche iscriversi all’ENPAPI, ossia la cassa previdenziale. Così come altre tipologie di professionisti (architetti, psicologi, medici,…), l’iscrizione alla Cassa Previdenziale permette di versare i contributi che daranno luogo al proprio trattamento pensionistico.
Tale gestione prevede un contributo per 1/3 a carico del lavoratore e per 2/3 a carico del committente, che dovrà detrarre la relativa parte (insieme all’aliquota IRPEF) dal compenso erogato al lavoratore e, infine, provvedere al versamento.
L’ENPAPI prevede il versamento di tre tipologie di contributi previdenziali, ovvero
Se desiderate avere maggiori informazioni in merito, contattateci compilando il form o chiamando i numeri che trovate qui. Vi ricordo che lo studio è sempre disponibile ad una consulenza gratuita di 30 minuti.
Autore:
Dott. Jacopo Rolli
Esperto Contabile presso Studio Rolli.
Esperto nella gestione del regime forfettario e del fisco per i professionisti del web.